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Thursday, December 28, 2006

Francesco Vitetta dal Siderno al Ragusa Calcio

Francesco Vitetta classe 1987 è stato acquistato dal Ragusa Calcio serie "D" girone meridionale.
Centrocampista centrale, nonostante la giovanissima età vanta un curriculum di tutto rispetto: cresciuto calcisticamente nella SAMPDORIA allenata da Attilio Lombardo (ex Juventus e Nazionale maggiore), giocando un campionato negli allievi professionisti "nazionali"; l'anno successivo è passato all'ASCOLI CALCIO allenatore Flavio Destro (ex REGGINA CATANZARO e TORINO), nel campionato allievi professionisti "nazionali", ha poi giocato nella "beretti" del COSENZA CALCIO 1914, allenata da Gigi De Rosa (ex COSENZA), per terminare l'esperienza "professionistica" nella "primavera" del CATANZARO allenatore Franco Cittadino (ultimo allenatore del CATANZARO stagione 2005/2006 di serie "B"). Nel campionato appena concluso con la maglia della Jonica Siderno, campionato "eccellenza" Calabrese, ha ottenuto la giusta consacrazione meritando la fiducia dell'allenatore Tonino Figliomeni, che gli ha permesso di collezionare tra campionato prima squadra, coppa Italia e Juniores ben 40 presenze con 5 goal all'attivo. Per esigenze tecniche, Figliomeni, lo ha utilizzato anche nel ruolo di difensore esterno ed alcune volte ha giocato da difensore centrale dimostrandosi insuperabile.
Forte fisicamente, è stato il perno delle varie rappresentative di categoria, vincendo con la selezione Calabrese l'ultimo "Torneo delle Regioni" disputato ad Aprile in Sicilia.
Corteggiato da molte squadre per la sua duttilità e la grande tecnica di base, è stato acquistato dal RAGUSA CALCIO in qualità di "fuori quota", essendo un 87 con grandi potenzialità su suggerimento dell'allenatore GALFANO (ex VIBONESE). Il direttore sportivo del Ragusa, GIANPICCOLO non ha esitato ha contattare Vitetta, come detto appetito da molte squadre legate però a problemi di ripescaggio hanno dovuto temporeggiare l'acquisto a favore del RAGUSA.

Campana quo vadis? Spopolamento e fuga dal paese e degrado del centro storico

Campana - Il nostro centro storico ricco di storia e degno di attenzione, ma sempre trascurato da tutte le amministrazioni, è in stato di vergognoso degrado e abbandono. Il sito è di notevole bellezza sia estetica che storica. Case signorili ottocentesche con affreschi e archi, la vecchia torre dell’orologio, la torre greco-normanna della chiesa Matrice e la sua cripta sono gli ultimi baluardi, in mezzo ad un deserto di ruderi e catapecchie in rovina. I cittadini di Campana sarebbero ben contenti se dopo decenni l’antico quartiere normanno tornasse fra gli interessi della Pubblica Amministrazione, per arrestare il vistoso ed inarrestabile processo distruttivo dell’erosione. Le antiche mura normanne con fondamenta di tempi remoti, dell’epoca dei Bruzi e Greci, hanno visto giorni migliori fino agli anni 50 dell’ultimo secolo, nonostante abbiano subito tanti terremoti. Poi man mano che la gente cominciò a spostarsi verso il bivio di Santa Croce, iniziò un nuovo processo di urbanizzazione in altre zone. E da li in poi ebbe inizio l’indifferenza, da parte delle future amministrazioni. Il centro storico invece, dovrebbe essere al centro della vita del nostro paese. Centro storico che vuol dire spazi monumentali da far rivivere e trasformare in luoghi di meta di turismo culturale, con spazi per piccoli pub sotterranei, hotel e ristoranti con terrazzi e vista panoramica sulla fiumara e sui colli del monte Calamacca. Da non dimenticare l’antica via bizantina, chiamata “romana” nel gergo dei cittadini Campanesi, perché erroneamente ritenuta tale, a causa dell’aspetto e, solo in apparenza, lastricata simile ad una via romana. Essa rappresenta già da sola un monumento storico, che meriterebbe maggiore attenzione, dato che sta andando letteralmente in pezzi e sta condividendo lo stesso destino del centro storico. Nei decenni trascorsi vi sono stati alcuni timidi tentativi di restauro di alcuni edifici più imponenti. Ma i lavori furono eseguiti senza un progetto adeguato e senza tener conto dello stile architettonico, sia ottocentesco sia medioevale e cioè di stampo greco-normanno. I criteri e la filosofia applicati in quei tempi sono ancora un mistero. Innanzitutto non furono usati dei materiali originali, bensì del cemento volgare, non molto estetico.
In alcuni casi furono distrutte le bellissime finestre con cornice di stile ottocentesco e sostituite da piastre di semplice marmo, disposte in rettangolo che ricordano l’arte del cubismo. Vi sono anche alcune facciate sulle quali, gli interventi di restauro hanno prodotto degli ibridi. Detto in termini artistici, per rendere l’idea, immaginate un dipinto composto dallo stile astratto di Pablo Picasso e fuso con quello estetico del realismo del grande Caravaggio. Lo scempio è visibile ancora oggi e l’opera “vandalo-ostrogota” dal punto di vista estetico ha fatto più danno dell’erosione stessa. Il turista che oggi va a farsi una passeggiatina nel nostro borgo antico, non sarà tanto cieco da non notare tali stranezze architettoniche. Avrà sicuramente l’impressione di trovarsi in un posto trascurato, con i lavori e i cantieri lasciati a metà e abitato da gatti e cani randagi. Risaltano molto le impalcature arrugginite e i tetti di latta degli anni 80-90. E questo non farà una buona pubblicità al nostro amato paese Campana. Se il paese vuole costruirsi una buona immagine, non basterà la promozione da sola. Bisogna attivarsi tempestivamente e soprattutto avvalendosi del supporto di uno staff di esperti in materia architettonica, storica, geologica e naturalmente in edilizia. E’ chiaro che l’umile intervento e lavoretto di “mastru Totonnu” sono fuori luogo, se si vuole fare le cose con serietà e in modo appropriato. Per queste cose ci servono gli specialisti. Bisogna ricordare che qui interveniamo su edifici e monumenti di valore storico. Bisogna coinvolgere e concentrare in un unico grande progetto tutte le risorse di Campana. Vale a dire il restauro del centro storico, il rinnovo e la realizzazione di infrastrutture, il rilancio culturale (non solo sagre) e politico del nostro paese, le sue risorse ambientali e agricole. Ed è inutile trovare anche le scuse della mancanza dei fondi.
Argomento non valido signori miei! Bisogna solo sapersi attivare e contattare le istituzioni giuste, per ottenere l’assegnazione regionale di fondi dall’Unione Europea. Fondi europei, che se richiesti in tempo, daranno al comune la possibilità di elaborare nuovi progetti di rilievo. Cosi hanno già fatto tanti altri comuni nei dintorni di Campana. Valorizziamo il centro storico e tutte le altre risorse. Non concordo con chi sostiene, che il turismo a Campana è solo una favola. Bisogna crederci: Campana può diventare un modello. Ricordiamoci che non tutti i paesi limitrofi hanno un centro storico come il nostro. Alcuni sono nati in tempi più recenti e hanno meno storia da esibire. Noi Campanesi però, abbiamo un tesoro sotto gli occhi che, continuiamo a trascurare. Lo stato di degrado e abbandono sono arrivati a tali livelli, che un domani sarà troppo tardi. E’ bello che ci ricordiamo delle nostre sagre, dell’antica fiera della Ronza, delle processioni etc…ma non dobbiamo concentrarci solo su queste cose. Oltre alla promozione che ancora non è stata avviata in modo appropriato, dobbiamo ricostruire il centro storico e la via bizantina che, insieme all’elefante di Campana costituiranno la base del nostro futuro turismo. Come già accennato, e lo ripeto ancora: il centro storico dovrebbe essere al centro della vita del nostro paese. Centro storico che vuol dire spazi monumentali da far rivivere e trasformare in luoghi di meta di turismo culturale, con spazi per piccoli pub sotterranei, hotel e ristoranti con terrazzi e vista panoramica. Gli hotel saranno di vitale importanza, per trattenere la gente nel nostro paese, altrimenti questi andranno a spendere i loro soldini altrove, non avendo un posto per il pernottamento. Poi da aggiungere i bed and breakfast, i nuovi itinerari turistici per gli appassionati di storia, natura, funghi oppure la caccia. Certamente dobbiamo avvalerci della collaborazione dei tour operator. E mi chiedo ancora perché a Campana non siano sorti i locali di agriturismo? Anche in questo caso dobbiamo purtroppo prendere gli altri paesi come esempio. Accade troppo spesso che stiamo con le mani in mano a guardare come fanno gli altri. Do la massima ragione ai cittadini che fanno riferimento alla iniziative private. Me lo sto chiedendo da un po’ di tempo, perché la Cavesa non sia ancora finita in mano di qualche azienda privata o di qualche catena alberghiera, che avrebbe tutto da guadagnarci. Per attirare questi investimenti privati, bisogna rendere il territorio abbastanza attrattivo, dal punto di vista di imposte comunali. Comunque devono essere anche Regione Calabria e la Pubblica Amministrazione ad impegnarsi, ad indicare e comunicare alle aziende, come ottenere le assegnazioni di fondi europei. Le Regioni che sembrano avere le migliori performance e che stanno facendo un buon utilizzo dei fondi europei sono la Basilicata a la Campania. Buone performance sono state registrate anche dalla Puglia e un discreto livello anche dalla Sardegna. Purtroppo la regione più indietro, e mi dispiace dirlo è la nostra Calabria, perché non ha adeguate capacità di sviluppo progettuale. E' un problema che ha molti aspetti. Il primo è la mancanza di comunicazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni, che purtroppo in alcune Regioni d'Italia sono piuttosto inefficienti da questo punto di vista, cioè non mettono al corrente le imprese di tutte le opportunità a loro disposizione. Inoltre c’è il problema dello spopolamento che, solo con nuove iniziative può essere arrestato. Ci sono studi specifici che in base all’attuale andamento demografico, evidenziano che il problema è grave e urge di un provvedimento tempestivo. E’ lodevole l’iniziativa “SOS Salviamo Campana” che come nome ha avuto il nuovo Comitato Civico Permanente, costituito per combattere i vari problemi che affliggono Campana e che potrebbero renderlo in pochi decenni un paese fantasma. Con questa azione si vuole dare una nuova speranza ai giovani campanesi. Ora o mai più, prima che sia davvero troppo tardi. Basta con gli slogan ripetuti ogni 5 anni alle elezioni. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e fare sul serio!

Prima edizione Natale Correndo

Il Comitato F.I.D.A.L. Calabria, coordinato sapientemente dal suo Presidente Ignazio Vita, dopo aver sostenuto due importanti corse su strada a carattere internazionale –estive- quali la “Corrinsieme” di Santa Caterina dello Jonio e la “Corribianco”, si fa direttamente promotore della prima edizione di “Natale correndo”, corsa su strada a carattere internazionale che si svolgerà il 26 dicembre prossimo nella città di Reggio Calabria. Si preannuncia sin dal suo nascere, come una corsa altamente spettacolare per la presenza di atleti di valore internazionale. Mimmo Carone, infatti, il responsabile dei top – runner, ha allestito una starting – list che, solo a citarsi, mette i brividi. La sua competenza tecnica gli ha permesso di portare a Reggio Calabria i migliori top-italiani in circolazione –escluso Baldini- che sfideranno forti atleti keniani e marocchini. Su un tracciato di 10 Km, che toccherà quel lungomare che D’Annunzio definì il più bello del mondo, il vincitore della Maratona di Roma 2005 Alberico Di Cecco, secondo quest’anno alla Maratona di Venezia (2h10’), Francesco Ingargiola con un personale di 2h10’ e protagonista ai Campionati europei di Gooteborg e recente secondo alla Maratona di Firenze, Migidio Bourifa e Giammarco Buttazzo, quest’ultimo punta di diamante dell’Esercito, sfideranno il pianeta Africa. E gli atleti degli altipiani che attraverseranno le via cittadine in un suggestivo tardo pomeriggio di dicembre sono atleti di valore. Daniel Kiprop Limo è in Italia solo dal 2006 e subito si è distinto nelle seguenti gare:
- Maratona di Fucecchio 2006 – 1h03’04” (1° classificato)
- Mezza Marotana di Messina – 2006 (1°classificato)
- Mezza Maratona di Bologna – 2006 (1° classificato)
- Cross Memorial “Romano” – 2006 (1° classificato)
- San Giovanni a Piro 2006 (1° classificato)
Altri due keniani che saranno della partita sono Nyomby con 1h01’40” sulla mezza maratona e 13’35”20 sui 5000 mt. e Kipleting, vincitore della Maratona del Piceno. E dal Marocco, ma tesserati entrambi per l’U.I.S.P. Palermo, Bibi Hamed, vincitore della recente mezza maratona di Palermo, 2° alla Maratona di Ragusa e Adil Lyazaly, piazzatosi secondo alla Roma-Ostia del 2005 e con un personale di 13’42” sui 5000 mt. Insomma, il 26 dicembre prossimo sulle rive dello Stretto ci sarà da divertirsi.

Mammola ritorna Favasulli

Mammola - Un Mammola sotto tono non è riuscito a battere sabato l’Antonimina nel derby della locride nell’ultima partita dell’anno, big mach che ha registrato tra l’altro l’esordio dei due nuovi arrivati in casa Mammolese Fazzolari e Manto.Si chiude un 2006 tutto sommato positivo per la formazione del presidente Neve, che dopo una partenza di campionato non brillante, e con la risoluzione della crisi societaria incomincia a salire in classifica;malgrado ancora qualche problema da risolvere rimane soprattutto in avanti dove l’attacco è il punto debole della squadra.Però ci sono buoni motivi finora per ritenersi soddisfatti all’interno della società, poiché si stanno mettendo in evidenza alcuni giovani cresciuti nel vivaio locale come : Monteverde, Pazzano, Piccolo, Scali,Aretino, Patergnani e Restagno (quest’ultimo a tempo pieno sabato al posto del portiere titolare Fazzolari in quanto infortunato) giovani talenti che stanno crescendo di partita in partita e gia alcuni club importanti e osservatori del comprensorio hanno messo gl’occhi sui giovani Mammolesi che in futuro potrebbero vestire la casacca d’alcune società blasonate.Intanto la società ha ufficializzato qualche giorno fa il ritorno Mammola del forte fantasista Favasulli un passato positivo nei campi dilettantistici (Africo ,Locri) il suo ritorno nella compagine viola è stato salutato positivamente dai tifosi che ne conoscono le sue ottime doti tecniche e le sue giocate che hanno entusiasmato il pubblico locale nella scorsa stagione. Favasulli ha gia iniziato la preparazione è sarà a disposizione dell’allenatore Scarfò- Macri subito dopo la pausa Natalizia un altro colpo mercato che potrebbe rilanciare definitivamente il Mammola nei quartieri alti della classifica.Intanto ieri al completo la squadra e la società ha partecipato ai funerali della Mamma dell’allenatore Macri deceduta Domenica sera.

Il presepe del centro Minori Cossea

Un vero splendore artistico,il presepe artigianale preparato dai ragazzi del centro Minori Cossea del “Gruppo Appartamento Teresa Vesuviano”di Siderno ideato e curato dall’educatore del centro Salvatore Lombardo.Il presepe artigianale è stato interamente realizzato con tanti tipi di pasta di grano( riso, penne, spaghetti ecc), e per dare colore a montagne, strade, e fiumi sono state essiccate tanti tipi di foglie rendendo il presepe molto originale e suggestivo.Il gruppo “Appartamento Minori “Teresa Vesuviano” offre un servizio unico per il territorio della Locride, si tratta nello specifico di un servizio specialistico mirato all’accoglienza, alla protezione e alla cura dei minori, vittima di maltrattamenti, abusi, abbandono o, comunque in situazione di disagio.La struttura ospita sette minori di ambo i sessi allontanati dal nucleo familiare con provvedimento dell’Autorità Giudiziarie o dei Servizi Sociali.Il centro Minori è un servizio residenziale aperto 24 ore al giorno per tutto l’anno, la sua attività s’inserisce nella fase della “protezione” del minore all’interno del percorso di intervento cui sono sottoposti il Minore stesso e la propria famiglia. Il lavoro è di piena integrazione con i servizi sociali, socio – sanitari, scolastici, ed educativi del territorio, per il reinserimento del minore nel tessuto sociale e, laddove possibile, il rientro nella propria famiglia o in l’inserimento di famiglie adottive o affidatarie. Ieri sera nel centro Minori grande cenone per la gioia dei ragazzi ospiti nella struttura che hanno trascorso una serata indimenticabile ricevendo anche parecchi regali. La responsabile del “Gruppo Appartamento” Maria Paola Sorace afferma – che promovendo questi momenti come la realizzazione del presepe , e tutte le altre iniziative e attività che svolgiamo ogni giorno all’interno della nostra comunità diamo l’opportunità ai nostri ragazzi di affrontare la vita in modo assolutamente normale e le attività che svolgiamo mirano in questa direzione grazie alle figure operative che svolgono un ‘intervento mirato al supporto scolastico ed educativo».L’assistente sociale del centro Paola Scarfò insieme a tutti gl’educatori che operano con grande professionalità all’interno della struttura confermano l’ottimo lavoro svolto dai ragazzi per la realizzazione del presepe ,quel presepe che vuole essere anche un simbolo di rinascita e di speranza, la speranza di chi vive nella comunità magari di chi l’aveva persa e che, grazie al lavoro di Ilario, Eleana, Bruno, e Rosa Maria e degli altri operatori, pian piano riesce a ritrovare.
Intanto ieri all’interno della struttura “malati Mentali di via Bugnano a Siderno si è svolta la Santa Messa celebrata dal Vescovo Monsignor Giancarlo Maria Bregantini con i pazienti che hanno particolarmente gradito la presenza del presule della Diocesi. Ciò che abbiamo più a cuore - ci dice Il presidente Maria Paola Sorace - è il reinserimento dei nostri "ospiti" nella vita di ogni giorno sforzandoci perché la loro situazione di difficoltà possa essere superata grazie all’assistenza continua che i nostri operatori rivolgono ogni giorno ai nostri malati. "